Tra big e carneadi. Nuovo fischio d’inizio di una sfida senza fine

LA CACCIA AL VOTO 22 feb 2023
L’ultimo podio dell’Oro 2022 Dalla Pellegrina (secondo), Muzza (primo), Fiumicetti (terzo)Federico Marchetti stella del VillafrancaPietro GeccheleIgnacio SchultsSambou BoubacarrAlessandro Pimazzoni L’ultimo podio dell’Oro 2022 Dalla Pellegrina (secondo), Muzza (primo), Fiumicetti (terzo)Federico Marchetti stella del VillafrancaPietro GeccheleIgnacio SchultsSambou BoubacarrAlessandro Pimazzoni

“Chi è costui?”. A qualcuno potrebbe venire spontaneo rispolverare l’adagio del povero don Abbondio, quando nei Promessi Sposi “ruminava tra sé” pensando a Carneade (filoso greco a lui ignoto ndr), di fronte alla lettura del nostro tabellone che annovera i partecipanti alla tredicesima edizione del Pallone d’oro. Niente di più normale ed evidente perché molti sono, con tutto rispetto, degli assoluti carneadi, cioè persone mai sentite nominare. Ed è, se volete, proprio qui la grandezza dell’iniziativa editoriale della redazione sportiva de L’Arena capace di dare voce, volto e quel pizzico di notorietà agli oltre quattrocento calciatori dilettanti che s’apprestano ad inseguire i tre metalli: oro, argento e bronzo. Sono stati tutti segnalati dalle società di appartenenza che hanno scelto dal loro organico la triade su cui puntare vuoi per capacità pedatorie, per intelligenza tattica, per il sacro furore che mettono sul rettangolo verde, la professionalità, l’impegno nell’arco di una stagione o più semplicemente per lo spirito sportivo che deve sempre accompagnare tutti i partecipanti ad una competizione agonistica. Non ultimo conta anche il fattore età, cioè l’intenzione degli allenatori, presidenti o direttori sportivi di segnalare baby dalla potenzialità tutte da esprimere. Insomma un gioco di squadra senza il quale la scalata al Pallone d’Oro, d’Argento o Bronzo diventa una impresa difficile da raggiungere. Sono più di quattrocento i calciatori, divisi per circa centoquaranta società, partecipanti al concorso. Per molti è un ritorno visto che erano in lizza anche nelle precedenti edizioni per altri un debutto assoluto per un’avventura destinata a durare circa tre mesi e trovare compimento a metà maggio quando sarà possibile celebrare i primi della classe per categoria. Un’accelerazione rispetto alle ultime edizione perché la volontà è quella di dar vita ad una grande festa finale alla presenza dei campioni, con la C maiuscola, che giocano in serie A. Quelli che di solito si vedono solo sull’album Panini ma che per una notte saranno loro a premiare il movimento dilettantistico scaligero che, ricordiamocelo, un suo album ce l’ha. Ed è l’Almanacco del calcio veronese, editato e distribuito da L’Arena, che riunisce tutti i giocatori della squadra della nostra Provincia: dall’Hellas Verona all’ultima squadra di calcio femminile. Uno strumento oggi più che mai utile e da spulciare per vedere da subito i volti dei ragazzi in gara. Pallone d’oro. Comprende le squadre che militano in serie D (quattro) ed Eccellenza (nove) per un totale di trentanove calciatori in lizza per il trofeo più luccicante. Attenzione un numero, come per le altre categorie, non blindato. In caso di ripensamenti in corsa da parte delle società di appartenenza c’è la possibilità di utilizzare la tradizionale wild card che consente di modificare o inserire un nominativo dalla lista a iniziativa avviata. È capitato nelle passate edizioni, ma in modo molto discreto, per andare a sostituire un giocatore infortunato o per via di meccanismi tutti interni allo stesse sodalizio. Insomma cose da spogliatoio che per la loro stessa natura rimangono nel segreto delle quattro mura dove si vincono le partite. Di certo ai nastri di partenza il Legnago, che veleggia sulla strada del ritorno tra i professionisti, punta tutte le sue fiches sull’attaccante Sambou Boubacarr, ventitreenne con all’attivo già sette reti e che più volte ha permesso alla squadra di Massimo Donati di decollare in vetta. Ma con lui sono in corsa per il Pallone d’Oro il baby centrocampista Enrico Casarotti, che come il compagno di squadra è nato il primo gennaio ma di tre anni dopo. Il Caldiero del massimo dirigente Filippo Berti ha scelto, a differenza del passato, tutti profili all’insegna della linea verde, candidando un giocatore per ruolo: Francesco Braga in difesa, Alessandro Pimazzoni in mediana (da cineteca il suo stacco di testa vincente a San Martino di Lupari) e Nicolò Righetti in attacco. Il Villafranca, matricola della serie D, cala l’asso Federico Marchetti, bomber di razza, mentre il Sona si aggrappa alla bandiera Pietro Gecchele, senza dimenticare il colosso Georges Petdji e il “geometra” del centrocampo Marco Hoxha. In Eccellenza la Clivense di Sergio Pellisier va sul sicuro con il classe ’88 Federico Tobanelli mentre l’Ambrosiana risponde con Lorenzo Prandini, classe 2005, convocato nella rappresentativa nazionale della Lega nazionale Dilettanti. A Montorio scalda i guanti Matteo Hrabar, portiere del 2004 che si è messo in luce più volte in questo campionato. Pallone d’argento. La competizione si fa agguerrita tra le formazioni di Promozione e Prima Categoria con i candidati che si moltiplicano a vista d’occhio. Spicca nel Bevilacqua il ventiquattrenne Edoardo Pavan, ex Paganese, Virtus Verona e Sona. Terzino che ha giocato contro il Lecce allo stadio del Mare davanti a 20mila persone marcando un attaccante del calibro di Marco Mancosu. E poi c’è l’estremo difensore Umberto Gottardi del Mozzecane, con alle spalle squadre blasonate come la Virtusvecomp, e le gardesane Bardolino e Garda. Sono solo un paio delle miriade di nomination che vedono il lizza anche Enrico Mori, classe 2001, del Lugagnano. Pallone di bronzo. Qui l’elenco è infinito e le storie da raccontare una miriade. Sarà di certo una gara dove non mancano gli attaccanti a partire da Cristian Turozzi del San Giovanni Ilarione con oltre cento gol nei dilettanti. Saltando dalla parte opposto della provincia a Rivoli gioca Rkaiba, ex Montebaldina con già undici reti all’attivo. In Lessinia va a caccia di tagliandi Montolli mentre in Valpolicella è pronto al guizzo vincente Siro Franceschetti della Fumanese. E poi c’è Pietro Menegollo del Bonferraro. In Terza Categoria spopola Jacopo Dall’Olmo dell’Union Scaligeri, giocatore abbonato al gol, un vero fattore per la categoria. Insomma quando basta per andare in tilt. •. S.J.

Sponsor

Partner