Davide Bertoletti, luglio 1982, è il più «anziano» dei contendenti del Pallone d’argento in Promozione. Centravanti vecchio stampo, quello che quando è in area sa sempre cosa fare, e a prima vista può sembrare il classico ribelle stile anni 70 per intenderci. Però, appena lo vedi giocare capisci che c’è molta sostanza, anche fuori dal campo con battute e risate sempre pronte e coinvolgenti.
Partiamo dal gol di domenica scorsa che ha inchiodato il 2-0 definitivo contro il San Giovanni Lupatoto.
Sono entrato in campo sul finire della gara. Manzati, il nostro portiere, al 45’ del secondo tempo si esibisce in una parata fantastica su una punizione altrettanto fantastica di Vecchione. Il suo rilancio lungo non se lo aspettava nessuno. Ho capito subito che potevo arrivarci. E il pallonetto era l’unica soluzione, vist».
Qualcuno ti ha definito un Inzaghi più efficace…
Paragone grosso direi. Quello che mi affascina ancora del calcio, a quarant’anni passati, è il divertirsi e lo stare insieme e imparare. Non ho mai giocato per i soldi. Anche se il fisico inizia a risentire».
Crazy, Concordia, San Zeno, Cadidavid, Quaderni e Lugagnano sempre tantissimi gol…
Tutte società dove mi sono trovato bene, non c’è dubbio. Anche se a volte sono rimasto per una sola stagione. Adesso la nostra missione è salvare il Lugagnano in questa “strana“ Promozione a 14 squadre. Tra gli allenatori voglio ricordare Lucio Manganotti a Cadidavid e Vasco Guerra a San Zeno. 50 gol in 4 anni nella Buca non si dimenticano e non si fanno facilmente. Con Manganotti a Cadidavid quell’anno ho fatto 11 gol partendo dalla panchina. Anche questo se non è un record poco ci manca.
Come giudichi il calcio dilettantistico di questi tempi?
Si è involuto in maniera negativa. Perfino nello spogliatoio. Girando i campi vedo ragazzi di 17-18 anni che arrivano con le cuffie al campo, e sarebbe il meno. È cambiato anche il modo di concepire la fatica. Tanto che alcuni pensano che tutto sia dovuto solo perché sono giovani.
Il calcio di Davide Bertoletti è?
È divertirsi insieme, come ho già detto. Ridere, faticare facendo quello che ci piace. E giocare tutti con le scarpe nere..•.
Bertoletti adora il calcio di una volta «Ho le scarpe nere»
