di Stefano Joppi

Fornari, il veterano «Non temo la fatica»

PALLONE D’ORO 15 mar 2023
Jacopo Fornari in azione in maglia Villafranca Jacopo Fornari in azione in maglia Villafranca

È un «veterano» del Villafranca, squadra in piena corsa per la salvezza. Jacopo Fornari, classe 1996, ringhia in mezzo al campo della matricola blaugrana che cerca la permanenza in categoria in un campionato dove i giochi sono aperti sia in alta che bassa classifica. «Inutile fare tanti calcoli, dobbiamo pensare ad una partita alla volta in un torneo dal grande equilibrio. Chiaro, là in alto il Legnago e la Clodiense hanno una marcia in più ma per il resto le sfide rimangono sempre aperte a più risultati», afferma il mediano incontrista nella vita disegnatore d’impianti di verniciature in una ditta della provincia di Verona. Le sue giornate sono scandite dal lavoro in azienda e gli allenamenti settimanali. «Ho poco tempo per coltivare hobby alternativi. Quando torno a casa preferisco sdraiarmi sul divano a riposare. In teoria mi piacerebbe viaggiare ma al momento, per il gioco d’incastri difficile da trovare, non ci sono mete da raggiungere», sospira Jacopo primo di tre fratelli. «Simone ha vent’anni e gioca nel Peschiera in Prima categoria costringendo la mia sorellina Aurora, la più piccola della famiglia, a dividersi, con mio papà Giovanni, tra Villafranca o il centro arilicense per seguire uno di noi due. Al momento sono in vantaggio io», sorride Jacopo tifoso del Milan e capitano del Villafranca. «Il lunedì sera, attorno al tavolo di casa, i commenti relativi alle nostre partite di calcio si sprecano. Ci confrontiamo, diamo consigli. Il più bravo dei due? Mah non saprei, abbiamo ruoli diversi. Simone è ancora molto giovane e ha buone potenzialità. Io sono tutto tranne che un giocatore tecnico ma non mi faccio spaventare dalla fatica», continua Fornari autore di una rete, contro il Bolzano, che è valso un punto importante per l’equipe di Spinale. «È un tecnico riflessivo, che ci dà stimoli e consigli. Facile legare con lui. Com’è stato in precedenza, per quel che mi riguarda, con Damini (esonerato in autunno ndr). Sono diversi caratterialmente ma entrambi di grande carisma e partecipazione», spiega il centrocampista del Villa che non dimentica Paolo Corghi, l’allenatore che ha guidato lo scorso anno la cavalcata della squadra all’ombra del Castello in serie D. «Un martello pneumatico durante gli allenamenti e in partita. Lo sta dimostrando anche all’Ambrosiana». Di Cannoletta, deus ex macchina, del Villa non ha dubbi. «Un dirigente che non fa mai mancare nulla alla squadra. Ti mette nelle condizioni di pensare solo al calcio. Non sapevo che mi avesse segnalato per la terna del Pallone d’Oro, iniziativa editoriale che dà lustro al nostro movimento dilettantistico», continua Fornari che confessa di non acquistare i giornali, anche perché spesso c’è sempre qualcuno che li veicola on-line. «Li compro magari al lunedì per leggere la cronaca della nostra partita. Quando vado al bar però apro regolarmente la Gazzetta dello Sport e L’Arena. Si lo so bene che i punti da raccogliere per il concorso sono solo cartacei e insomma in qualche modo cercheremo di organizzarci. Magari qualcuno sta già lavorando per me», saluta Fornari da Valeggio, suo paese di residenza.•.

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