Appare per ben dodici volte la firma di Pietro Grossule nei 30 centri complessivi in campionato del Boys Buttapedra. Attaccante classe 1998, in forza alla società militante in Seconda categoria, girone C, Pietro è un 9 destrorso atipico, capace di caricare il peso del reparto offensivo sulle proprie spalle agendo da pivot, così come svariare da seconda punta in un attacco a due. «Sto giocando da prima punta», esordisce Grossule, «di fatto lo sono sempre stato, anche se non mi vedo come il 9 classico ma più come una via di mezzo: mi piace anche fare la seconda punta ma principalmente agisco da prima». L’avventura tra i «grandi» nel calcio dilettantistico inizia a Raldon: «È stata la mia prima esperienza in Prima squadra, poi dopo un anno sono passato all’Aurora Marchesino e ci sono rimasto per due campionati, prima di arrivare al Buttapedra a partire dalla stagione del Covid». Nonostante il giovane attaccante non abbia impiegato molto tempo a conquistare la fiducia di staff e dirigenti, la voglia di migliorarsi non manca: «Ho bisogno di lavorare più per la squadra, essere più generoso, più sacrificio in certi momenti. Di solito sono più abituato a far correre gli altri», afferma, divertito, con un velato tono di autocritica. «A livello di squadra, invece», prosegue Grossule, «forse ci manca trovare un po’ di sinergia davanti, perché facciamo pochi gol rispetto al valore della squadra, ne incassiamo anche pochi». Questione di tempo, perché, come sostiene il centravanti «il gruppo è cambiato tanto rispetto all’anno scorso e serviva un po’ di pazienza per trovare l’amalgama in campo, anche perché fuori dal rettangolo di gioco ci troviamo molto bene». I 24 anni di Grossule non ingannino: l’attaccante ha le spalle larghe. «Responsabilità? Mi piace», afferma, «in tre stagioni sono diventato vice-capitano, ho avuto fiducia dal mister». Il Boys Buttapedra ha deciso di premiare la continuità di rendimento dell’attaccante inserendolo nel listone dei migliori giocatori di Verona e provincia. «Decidiamo insieme chi mettere nella lista», spiega, «ma essere inserito nei 3 è un bel gesto. È una bella iniziativa, mi piace sapere che i miei sforzi vengono notati». E aggiunge: «Ringrazio i compagni di squadra attuali e precedenti, genitori e nonni, sempre a sostenermi nelle partite».•.