Sono 142 gol in carriera, di cui 128 con la maglia giallo-amaranto. Sedici nel campionato in corso e due in coppa. Pietro Menegollo è una bandiera del Bonferraro e tra i bomber più prolifici del calcio dilettantistico veronese. Classe ’91, ha sempre vestito i colori della società di Alfredo Gheli tranne una breve parentesi alla Villimpentese e al River, squadre rispettivamente di Seconda e Terza categoria mantovana. Attaccante veloce e tambureggiante, Menegollo si rivede in Immobile per caratteristiche: «A me piace giocare da solo davanti ma anche nel 4-2-3-1, sono uno che svaria tanto», spiega il bomber, «corro, gioco in profondità, è il mio punto di forza». Pietro punta ai 150 gol tra i Dilettanti. Prima, però, «penso alla squadra, se devo decidere tra record personale e vittoria, scelgo la vittoria sempre. Voglio dare l’esempio, quindi mi alleno più degli altri. La sensazione del gol? Quando la palla entra in rete non c’è modo di descrivere l’emozione». Il Bonferraro viaggia a buon ritmo, con un quarto posto in classifica nel girone C di Seconda categoria. Menegollo fissa gli obiettivi: «Siamo a dieci punti dal terzo posto, sarebbe importante fare più punti dell’andata. Adesso arriva il derby con l’Union Best che abbiamo perso all’andata, domenica sarà fondamentale. Bisogna ricucire quello spazio per rimanere in zona playoff, l’obiettivo iniziale era salvezza tranquilla, intanto facciamo quei punti poi proviamo ad andare oltre». La vita di Pietro è divisa fra lavoro e passione: «Sono un fisioterapista, a volte non è facile conciliare tutto. Sento la necessità di allenarmi, dopo le ore di lavoro ho voglia di staccare. Tanto è merito anche della mia compagnia che mi supporta, e questo è fondamentale. Ogni tanto mi chiedo fin quando giocherò, mi rispondo finché sto bene». Il bomber appoggia il Pallone d’oro: «Dà spazio ai dilettanti, ai giovani, a cui cerco sempre di far capire l’importanza del calcio, del gruppo, dello sport. Oggi tendono ad arrendersi facilmente, non bisogna mollare alla prima difficoltà anche perché prima o poi il calcio ti mancherà». Menegollo conclude con parole al miele per il Bonferraro: «Una famiglia, ringrazio tutti: da Alfredo Gheli a Ornella Renso, a Sergio, a Daniela e ai tanti mister che ho avuto. Qui sto bene». •.
Menegollo infinito. Anima del Bonferraro e bomber da record
