di Andrea Marchiori

Tecnica e umiltà la forza di Guiotto, bomber dell’Avesa

BRONZO 03 mar 2023
Federico Guiotto dell’Avesa Federico Guiotto dell’Avesa

Velocità, tecnica e umiltà. Federico Guiotto, classe 2002, non ha ancora compiuto i 21 anni ma parla già da veterano. L’esterno di attacco in forza all’Avesa (girone B di Seconda categoria) è un giocatore che fa dello strappo e delle proprietà tecniche le armi principali, con un ottimo fiuto per il gol e una non indifferente propensione all’assist. «Io sono un esterno di attacco nel 4-3-3», si presenta, «ma posso giocare anche come quarto di centrocampo. Mi piace giocare a destra ma non ho particolari problemi a giocare con il mancino. Di solito cerco il fondo per andare al cross, oppure taglio centralmente per andare in porta». Sei i centri stagionali per il giovane attaccante che vive la stagione della consacrazione: «Questo sarebbe il mio quarto anno in categoria: l’anno scorso ero ad Avesa, quello prima a Pescantina e quello prima ancora a Sona, dove ho fatto due mesi di Juniores e poi in Prima, ma non ho giocato. È stata una bella esperienza comunque». Guiotto vede nell’Avesa, squadra in cui è cresciuto, la possibilità di migliorarsi. «Soprattutto sotto il punto di vista della tranquillità di gioco», spiega, «particolarmente sotto porta: creo tante occasioni ma ne sbaglio diverse, mi manca quel cinismo per fare meglio». L’Avesa viaggia a buon ritmo in campionato, con un terzo posto che lascia aperte possibilità e ambizioni di promozione: «Ci eravamo prefissati di lottare per le prime posizioni», racconta, «gli scontri diretti non sono andati benissimo ma sono squadre più esperte di noi». Dei giocatori delle rivali al titolo, «mi ha colpito Mourad Boukou dell’Alpo Lepanto, è in grado di fare la differenza quando si accende». Per quanto riguarda le soddisfazioni personali, l’attaccante non ha dubbi, individuando il momento più bello con la maglia dell’Avesa nel «derby contro il Cadore, quando ho segnato una doppietta. Sono stati i miei primi gol stagionali che mi hanno consentito di sbloccarmi». Nomination al Pallone di bronzo motivo di orgoglio: «Ho visto che l’Avesa mi ha nominato, sono felice perché mi dà consapevolezza delle mie qualità. Ringrazio chi mi ha fatto trovare la serenità e la capacità di esprimermi al meglio, cioè i due mister Giampietro Fontana ed Elia Raniero, in generale l’Avesa mi ha dato quella tranquillità che mi era mancata». •.

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